Insonnia: sintomi e cura del disturbo del sonno

Il disturbo di insonnia consiste in una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno, caratterizzata da difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno.

In sintesi, l’insonnia può essere caratterizzata da:

  • difficoltà di addormentamento (insonnia iniziale/precoce);
  • frequenti e prolungati risvegli notturni (insonnia di mantenimento);
  • risveglio precoce al mattino (insonnia tardiva);
  • una combinazione di queste difficoltà (insonnia mista o generalizzata).

Sintomi dell’insonnia

Come si fa a capire se una persona soffre di insonnia? Solitamente si guarda alla quantità di tempo impiegato per l’addormentamento; alle fasi di risveglio notturno uguale o superiore a 30 minuti; alla frequenza uguale o maggiore a tre notti a settimana; alla durata uguale o maggiore a sei mesi.

Le persone che soffrono di disturbi del sonno, lamentano sonnolenza diurna e un peggioramento delle capacità lavorative. Poiché, gli individui che soffrono di insonnia riportano anche elevati livelli di ansia e depressione, questo disturbo rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni disturbi psichiatrici.

Ma quanto è diffusa l’insonnia?

Tra il 30 e il 50% degli adulti fa esperienza occasionale di difficoltà nel riposo notturno. Generalmente, una volta risolto l’evento stressante che l’ha provocata, tutto scompare. Questo non accade nelle persone che poi ne soffrono per un periodo prolungato. Il disturbo di insonnia sembra avere una frequenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

Trattamento dell’insonnia con i farmaci

La terapia farmacologica è il primo trattamento dell’insonnia consigliato dai medici di base. La prescrizione di farmaci ipnoinducenti è frequente soprattutto nel caso degli anziani. Si calcola che essi ricorrano ai sonniferi con una frequenza doppia (14%) rispetto alla popolazione generale.

Attenzione, perché l’utilizzo di farmaci ipnotici o di ansiolitici a base di benzodiazepine e con funzione ipnotica) è sconsigliato per un tempo superiore alle due settimane. Un uso prolungato provoca effetti collaterali, quali sonnolenza diurna, vertigini, assuefazione e tolleranza. I tentativi di sospensione drastica, inoltre, provocano una sindrome di astinenza, caratterizzata da un ritorno cruento dell’assenza di sonno

Materassi e guanciali nel trattamento dell’insonnia

Sono sempre di più gli esperti che consigliano guanciali, materassi ad aria e materassi statici nella terapia anti- insonnia.

Il migliore alleato è il Guanciale sagomato per degenza comune, pediatrica e neonatologica.  In soffice schiuma poliuretanica espansa a cellule aperte, ad alta resilienza e con canali antisoffocamento, presenta una federa speciale, impermeabile, traspirante, bielastica, antistatica. Trattata con sistema batteriostatico-fungostatico Zeneca. O, in alternativa, il Guanciale POLISOFT SYCURA, sagomato in soffice schiuma poliuretanica espansa a cellule aperte e ad alta resilienza; il Guanciale in lattice naturale; il Guanciale curativo grano saraceno.

La scelta del materasso è fondamentale. Consigliamo il Materasso singolo FLEX COMFORT SYCURA, con fodera speciale, impermeabile, traspirante, bi elastica e antistatica. Ancora il Materasso ad aria con compressore – EASY X-CELL 2, le cui caratteristiche sono: sistema antidecubito ad elementi d’aria estremamente silenzioso.

Psicoterapia per il disturbo del sonno

Il trattamento cognitivo-comportamentale integrato dell’insonnia prevede l’impiego di diverse tecniche di intervento.

Le tecniche di intervento sono:

  • Educazione e igiene del sonno. Al paziente sono fornite informazioni di base riguardo la fisiologia del sonno e regole di igiene del sonno per migliorarne la qualità (per es. evitare bevande sia alcoliche sia caffeinate e fumo nelle due ore prima di coricarsi).
  • Restrizione del sonno. Si mira a far coincidere il tempo trascorso a letto dal paziente con il tempo effettivamente passato dormendo.
  • Controllo dello stimolo. L’obiettivo è di estinguere l’associazione del letto e della camera da letto con attività incompatibili con il sonno.
  • Ristrutturazione cognitiva. Consiste nella procedura per modificare le convinzioni e le aspettative disfunzionali sul sonno.
  • Tecniche di rilassamento e distrazione immaginativa.

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Reflusso gastroesofageo notturno

GB Medicali - Reflusso gastroesofageo notturnoL’acido presente nello stomaco, fondamentale per avviare la normale digestione degli alimenti offre un’esperienza veramente negativa quando risale verso l’alto. Ma perché accade soprattutto di notte?  Lo stare sdraiati è una delle posizioni che più facilitano il ritorno verso il cavo orale. Tra i motivi, c’è senz’altro la digestione lenta. Il reflusso, infatti, si accompagna spesso a una vampata improvvisa di bruciore con l’acidità che sale fino alla gola.

Come difendersi? Di fronte a un sintomo occasionale, probabilmente legato ad un eccesso alimentare e, particolarmente di alcolici, i farmaci da banco mirati a contrastare il reflusso gastro-esofageo sono sufficienti a restituire il benessere. Ma se i fastidi permangono o sono frequenti, consigliamo di consultare un gastroenterolo per una diagnosi e cure specifiche da mettere in atto.

Cause del reflusso notturno

 

Il bruciore improvviso che accompagna la risalita dell’acido verso l’alto è determinato dalla mancata tenuta di una valvola di nome “cardias”, che normalmente la impedisce. Quando la valvola non chiude bene abbiamo questa risalita.

Il fenomeno colpisce di più in chi è sovrappeso, le donne in gravidanza e chi assume antinfiammatori per ridurre il dolore delle articolazioni. Dopo una cena abbondante può succedere che il cardias lasci passare l’acido dallo stomaco all’esofago.

Non bisogna allarmarsi se questo succede occasionalmente, perché ci trova semplicemente di fronte a una iperproduzione di acido da parte dello stomaco, di una momentanea debolezza dei tessuti. In presenza di un’ernia iatale, che spinge una porzione di stomaco a risalire sopra il diaframma, il reflusso è più frequente. Mentre a volte il reflusso può nascere da meccanismi ormonali o da deficit funzionali del viscere.

Sintomi del reflusso esofageo notturno

 

In alcuni casi il reflusso notturno provoca colpi di tosse e fastidi alla deglutizione. Altre volte sopraggiungono veri e propri attacchi di asma, poiché le sostanze di ritorno risalgono fino alla trachea scendendo lungo i bronchi, e la respirazione diventa difficoltosa. Non di rado si assiste a  una iperproduzione salivare che altera la voce e provoca mal di gola o alle orecchie. In casi estremi chi ne è colpito ha raccontato di sintomi simili a un infarto, con pressione e dolore al torace.

 

 

In tutti questi casi sarà lo specialista a cercare le reali cause. Una delle indagini più comuni è la “ph-metria delle 24 ore”. Un test semplice da fare, in gradi di rilevare il livello di acidità che si crea nell’esofago sia durante il giorno che durante la notte.

 

Consigli per evitare il reflusso notturno

Il consiglio più semplice è quello di mangiare leggeri la sera, di smettere di fumare, di tenere il peso sotto controllo. Ma anche indossare abiti comodi, non portare abiti troppo stretti alla vita può aiutare. È bene evitare gli sforzi fisici eccessivi e praticare una attività fisica regolare a adatta a noi.

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Tra i consigli per dormire bene e per tenere sotto controllo il reflusso c’è l’acquisto del cuscino più adatto. Noi proponiamo l’Antireflux – Cuscino antireflusso a cuneo. Si tratta di un cuscino a cuneo da posizionare sotto il materasso o sotto le lenzuola per sollevare il busto e contrastare il reflusso gastroesofageo. Queste le sue caratteristiche: Rivestimento sfoderabile in cotone; Dimensioni: 75x65x20/2 cm.

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